Commento alla sentenza della Corte dei Conti - Comune di Bomporto

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Commento alla sentenza della Corte dei Conti

 

Commento alla sentenza della Corte dei Conti

 

 

Bomporto, 19 luglio 2010

 

 

 

 

Commento alla sentenza della Corte dei Conti

 

Il Sindaco Borghi, gli Amministratori ed il tecnico geom. Cremonini coinvolti nella vicenda “incarico arch. Mazzucca”, pur rispettando la sentenza della Corte dei Conti Regionale, rilevano come non sia stato compreso il nocciolo della questione, ossia che un’opera dal valore di oltre 3,5 milioni di euro non poteva essere progettata internamente e quindi solo attraverso un incarico esterno.

Affidare l’incarico all’architetto Mazzucca, rispetto ad un qualsiasi altro professionista, ha permesso al Comune di risparmiare importanti risorse economiche e realizzare l’opera in tempi certi e in qualità. Queste le ragioni che gli interessati continueranno a sostenere.

“Questa sentenza – afferma il Sindaco Borghi – non aiuta certamente il lavoro degli amministratori, che devono districarsi tra normative spesso in contraddizione tra loro e che il più delle volte non portano a risparmi per la Pubblica Amministrazione, ma al dispendio di ulteriori risorse. Inoltre - continua Borghi - le decisioni sono state prese e tutt’ora si prendono alla luce dell’analisi tecnica dei soggetti preposti a controllare la validità degli atti; un sistema di controllo che, alla luce dei fatti, dovrebbe essere riformato, in quanto sembrerebbe non reggere alla luce della sentenza emessa dalla Corte dei Conti Regionale”.

Le persone coinvolte nella vicenda, alcune delle quali non più pubblici amministratori e ritornati alla professione privata, sono pertanto certi di riuscire a far comprendere le ragioni di buon senso e di economicità che portarono la Giunta ad effettuare quella scelta, nell’unico interesse del Comune per la realizzazione di una importante opera pubblica.

Il Sindaco Borghi invita tutte le forze politiche ad un ragionamento serio sulla questione, evitando strumentalizzazioni o supposizioni che possano coinvolgere sul piano personale quanti sono stati coinvolti, nella precisa convinzione che nessuno ha agito per proprio o nell’interesse dell’architetto Mazzucca, ma tenendo fisso l’obiettivo del servizio alla collettività, della massima qualità dell’intervento e, non da ultimo, l’impiego attento e parsimonioso del denaro pubblico.

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